Prime Esperienze
Le esperte compagne...
di Hide
08.01.2011 |
25.889 |
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"Te mi sa che te ne intendi di cose sporche"..."
Mi trovavo quindi a vivere in una regione del centro italia che non era la mia... Un po' spaesato dalle abitudini, i costumi, che allora dal nord, dalla grande città, a fine anni'70 cambiavano radicalmente. Delle altre esperienze vi ho raccontato, ma qui c'è qualcosa di diverso.
2 compagne, eravamo alle medie, me le ricordo ancora,una ricciolona bionda tipo la Casale,la cantante,l'altra sempre bionda,ma più diafana,con i capelli lisci ma con un fare molto più silenzioso e di basso profilo,che si curava di più dello smalto sulle mani che di farsi notare completamente,erano già bocciate in 3za media,e non davano molta corda ai piccoli,ed avevano nonostante l'ambiente semirurale e maschilista il loro modo deciso a suon di schiaffi e di parole di farsi rispettare.
Ma... quando mi videro la prima volta,grazioso come ai tempi ero, un po' efebico forse ,mi stettero addosso fin quando non ottennnero il risultato che si erano prefissate.
Quindi alla porta delle antiche mura della cittadina mentre usciti da scuola un po' prima ormai verso maggio ci si incamminava alle corriere che portavano verso le varie borgate,la ricciolona che chiamero Axx che era sola alla fermata del loro bus con la sua socia mi apostrofò: "ehy milanese, dai vieni qui raccontaci qualcosa". io le vidi e siccome con me avevano da tempo sviluppato un istinto fraterno e protettivo mi avvicinai e dissi loro "beh, il solito, qui non mi trovo, poi i ragazzi cercano sempre di mettermi sotto" quindi la liscia, che chiameremo Mxx, mi disse "sono dei deficenti, te sei intelligente e gli fai invidia,vieni a casa di Axx adesso?".
loro vivevano entrambe ai confini della cittdina, quindi eran di famiglie di impiegati, con poco retaggio contadino, Mxx ed Axx mi dissero che dopo mi avrebbero riaccompagnato a prendere la mia corriera, che avremmo chiaccherato e mangiato qualcosa insieme, sempre tenendo gli occhi bassi, Axx invece disse:
"dai che poi a casa parliamo bene liberi di un po'di cose che qui non si può... te mi sa che te ne intendi di cose sporche". quella frase mi intimidì, ma allo steso tempo, nonostante i timori che i miei abusatori maschietti mi incutevano parlando della mia a loro parere scarsa dote,in quel momento mi si mise in moto a pieno regime.
Arrivati a casa di Axx,un bell'appartamento in una zona tranquilla,con un bel salone ed almeno 3 stanze da letto ci accomodammo in cucina e Mxx preparò i classici maccheroni,chiamai a casa dissi che ero con delle amiche,e mia mamma mi disse solo che nel caso mi sarebbero venuti incontro con la macchina,quindi Axx prese fuori un maccherone e fece lo scherzo di fischiarlgi dentro a fior di labbra e disse;"dì,ma sai che dicono che usi la bocca anche te?Però a noi non importa,sono invidiosi che te sei intelligente e bellino,vero Mxx?" l'altra annuì e con un fil di voce subito passo all'attacco dicendo "a me non importa, magari hai l'uccello piccolo, ma sicuro è bellino ed ha un buon sapore". io capìi ed un po' bianco in viso replicai "ma chi dice ste cose? poi qualcuno mi ha obbligato, a me piacciono le ragazze"; queste poi, sopratutto Axx avevano già delle belle tette, dure, sporgenti, lei avrà avuto almeno una 3za ed aveva 15 anni. mangiammo e poi via in sala, guardammo la tv,per quelche c'era ed Axx tirò fuori un paio di giornaletti porno,quindi li sfogliammo e Mxx con gli occhi bassi disse:
"dai, dici che ti piace se ti facciamo così?" davanti alla foto di una che a bocca aperta leccava una cappella rossastra e lucida,quindi vedendo la mia timidezza Axx, disse: "dai Mxx dagli un bacino te, che gli vogliamo bene, io poi penso a fare". non afferrai quel fare,ma Mxx mi cominciò a baciare la bocca, all'inizio a labbra chiuse,poi sentìi le mani di Axx che mi slaciavano i jeans e mi tiravano giù le mutandine che già mi scoppiavano per la durezza che avevo raggiunto,a quel punto io aprìi la bocca quindi anche Mxx,che aveva fumato una sigaretta e mi faceva impazzire di voglia con quell'aroma ancora presente,sentìi la mano di Axx che mi scappellava il cazzo eretto,molto più vigoroso che nei giochetti tra maschi, e disse:
"dai Mxx vedi un po'di assaggiare e dirmi com'è che intanto ho caldo".
Mxx mi guardò negli occhi con vera espressione libidinosa e si abbassò,mi sfilarono i jeans sotto al culo e comincio a leccare, il caldo della lingua mi fece guizzare il cazzo ancora di qualche centimetro,quindi mi accorsi che Axx si era spogliata, via la gonnellina scozzese e la maglietta, mutande e tette al vento; quindi mentre Mxx dal leccare aveva cominciato a ciucciare il mio uccello con avidità, Axx mi mise la fighettina davanti alla bocca con quelle acrobazie che riescono solo a quell'età e mi disse - adesso la lecchi che così sappiamo che non sei finocchio -; allungai la lingua e mi si aprirono le porte del paradiso!
Buona, indescrvibile, mentre lo facevo sentìi la mano di Mxx che mi stringeva il cazzo durissimo, e di fretta si sfilava i pantaloni, dovetti quindi inginocchiarmi e servire le mie nuove padroncine di tutto punto, ma intanto sfogliavano il giornalino, e pronunciando frasi volgari che mi eccitavano da morire,mi riempivano di complimenti,vennero,le sentìi contorcersi quasi contemporaneamente,e Mxx addirittura schizzò del liquido molto meglio della sborra che mi facevano bere gli
"amichetti" quindi a quel punto di nuovo mi fecero sdraiare sullo schienale del divano e si misero in 2 prima a leccare tutta la mia asta,e poi scappellandolo delicatamente alternandosi a ciucciare,giocando con la lingua sulla cappella sempre più turgidami disse Axx: "ti piace si?? ti da gusto?" ed io con un fil di voce dissi di si e chiesi se il mio fosse un bel cazzo, Mxx disse: "E'bello, poi ha un buon sapore, da tanto gusto, ma sborri?". avevo 11 anni e da poco mi aveva cominciato quindi con orgoglio dissi: "si si, a voglia, quando poi da gusto alla fine".
da quel momento fu un lavoro di lingua e di labbra, ed avevano 13-14 anni, riempiendomi di complimenti intriganti come "non è grosso grosso,ma bellino tanto" oppure "adesso quando vogliamo fare i bocchini ci dai sempre il tuo uccello"; quindi mentre una mi diede la leccata fatale alle palle, e l'altra mi continuava a fare la sega dissi tutto irrigidito e pieno di piacere "Sborroooo" si avventarono subito ed al primo schizzo, e furono almeno 5, si alternarono a ciucciare e leccare, ancora facendo complimenti sul sapore mio, di ragazzo per bene.
Mi riportarono alla mia corriera a piedi, ed ogni tanto a turno mi baciavano con la lingua; per 3 anni andò avanti la cosa, finchè poi non ci perdemmo di vista, anche per le timidezze che crescendo svilupparono, mentre i miei
"amichetti" quando facevo con loro il passivo mi dicevano che ero un ciucciacazzi, e lo avevo piccolo, le mie amiche grandi apprezzavano e ci ridevano sopra, ed io godevo il doppio; a loro 2 raccontavo queste cose e si eccitavano da mangiarmelo, e vorrei rivivere quei tempi di nuovo.
per cui l'avviso è per tutte le lettrici...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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